I cani pericolosi come problema bioetico. Analisi degli interessi umani e animali
Prefiggendosi di ragionare sugli interessi ed i valori umani in relazione agli interessi animali in un ambiente molto distante dalla originaria naturalità questo lavoro cerca di raggiungere un equilib
Prefiggendosi di ragionare sugli interessi ed i valori umani in relazione agli interessi animali in un ambiente molto distante dalla originaria naturalità questo lavoro cerca di raggiungere un equilibrio nuovo ed una gestione più facile del problema della pericolosità. Senza dare giudizi sulle razze, consigli per l’allevamento e soluzioni per curare i problemi comportamentali vuole individuare qualcosa che è più a monte. Come realmente rispettare gli interessi di tutte le parti in causa assicurandogli dignità e cittadinanza.
Il Ttouch per il cane. Manuale pratico
Linda Tellington-Jones, riconosciuta grande esperta del mondo animale, è famosa per il suo metodo di lavoro sul corpo: il Metodo Tellington TTouch, o semplicemente TTouch.
TTouch non è un metodo di a
Linda Tellington-Jones, riconosciuta grande esperta del mondo animale, è famosa per il suo metodo di lavoro sul corpo: il Metodo Tellington TTouch, o semplicemente TTouch.
TTouch non è un metodo di addestramento gentile e non è una tecnica di massaggio e manipolazione; è la concretizzazione di un’idea, di un modo di vedere la relazione e la vita con il cane nei suoi diversi aspetti: le carezze che rassicurano allontanando paura e tensione e fanno star meglio chi le riceve e chi le fa, “fate quelle che il cane mostra di gradire di più” dice Linda; la tranquillità e gentilezza nell’educazione di base per un buon vivere il quotidiano; e qualche esercizio alla ricerca dell’auto-gratificazione del team per costruire insieme quella stima e consapevolezza nei propri mezzi che è base indispensabile anche per l’attività agonistica.
L’etologia caso per caso
L’indagine dello sviluppo comportamentale dei macachi per allargare le frontiere della psichiatria infantile; il parallelismo tra reazione di un bambino autistico al primo approccio con un estraneo e
L’indagine dello sviluppo comportamentale dei macachi per allargare le frontiere della psichiatria infantile; il parallelismo tra reazione di un bambino autistico al primo approccio con un estraneo e il comportamento della femmina del gabbiano all’inizio del corteggiamento; il fanatismo politico e religioso come degenerazione di un’area conoscitiva non razionale che fa immaginare mondi paralleli e un aldilà dopo la morte. Sono solo alcuni tra gli scenari di grande suggestione che Danilo Mainardi apre in questo libro di etologia precisando le strette interconnessioni che le specie viventi hanno tra loro e con l’ambiente fisico-chimico.
Tuo affezionatissimo fido
Dicono che il cane sia il migliore amico dell’uomo. Ma può dirsi altrettanto dell’Homo sapiens sapiens nei confronti di Fido?
Dicono che il cane sia il migliore amico dell’uomo. Ma può dirsi altrettanto dell’Homo sapiens sapiens nei confronti di Fido? In ogni rapporto, che sia di amicizia, di amore o di semplice convivenza, la comunicazione è alla base di tutto. Essa passa attraverso la parola e attraverso il cosiddetto linguaggio non-verbale. E spesso è proprio questo a prevalere, allargando o accorciando le distanze fra le parti in gioco. Il meticcio Dik, voce narrante di questo arguto e originale saggio sul comportamento canino, ci guida passo passo nel suo mondo e in quello dei suoi simili, con l’accorata speranza di insegnarci a vedere non con i nostri occhi ma con quelli canini. Dik racconta la sua storia. Di come sia passato dallo stato d’animale di branco a quello di amico dell’uomo. Di come abbia dismesso i panni del lupo per indossare quelli del cacciatore, del pastore, del poliziotto o del frequentatore di salotti. E di come, in questa metamorfosi, abbia sviluppato nuove modalità comportamentali e caratteriali. Senza rinunciare, ma anzi custodendolo gelosamente, l’imprinting originario. Dik, a nome di tutti i suoi simili, parla di sé, facendo definitivamente chiarezza sulla sua vera natura e denunciando gli errori che, molto spesso inconsapevolmente, il suo padrone commette rapportandosi a lui. Sfatando miti erronei e insulse leggende. E consegnandoci le chiavi della sua sfaccettata e affascinante interiorità. Ci mostra quanto sia importante, per riuscire a comunicare davvero, uscire dalla nostra ottica di parte, e imparare a osservare chi ci sta di fronte da un’altra prospettiva. Ecco l’unica strada percorribile per una sana e reale comunicazione intraspecifica e interspecifica. Questo il vero nodo da sciogliere, la grande sfida da accettare con umiltà. Per rispettare e convivere serenamente con queste straordinarie creature che da 18.000 anni ci accompagnano amorevoli e silenziose. Per amarle davvero.
Introduzione all’etologia
scheda di Malacarne, G., L’Indice 1989, n. 3
L’etologia di stampo tradizionale, Lorenziana per intenderci, trova negli allievi tedeschi i più idonei compilatori di manuali.
scheda di Malacarne, G., L’Indice 1989, n. 3
L’etologia di stampo tradizionale, Lorenziana per intenderci, trova negli allievi tedeschi i più idonei compilatori di manuali. Essa ancor oggi cerca di ribadire il suo ruolo centrale ed unificante nella biologia comportamentale. Questo tentativo non sembra riuscito appieno nelle prime cento pagine del libro di Immelmann dove vengono ribaditi concetti tipici dell’etologia (istinto, stimoli scatenanti, motivazione) senza il necessario collegamento con i nuovi dati delle neuroscienze. Ugualmente dicasi per il fondamentale capitolo sul comportamento sociale dove, accennati alcuni principi dell’etologia comportamentale (selezione individuale, parentale, etc.) si ripropongono vecchie schematizzazioni. Più interessanti i capitoli sull’apprendimento, sulla ontogenesi e sulla domesticazione, aree dove l’etologia di stampo tradizionale sembra avere ancora alcune cose da dire. Prudente l’ultimo capitolo sull’etologia umana. In definitiva questo libro è un utile documento della transizione ormai avvenuta nello studio del comportamento animale tra il lavoro pioneristico dei primi etologi e le moderne tendenze che fanno riferimento rispettivamente alla biologia cellulare da una parte e alla biologia di popolazioni dall’altra.