I nostri amici animali
Gli animali domestici sono nostri compagni, con loro possiamo imparare cose utili e divertenti, passare momenti indimenticabili.
Gli animali domestici sono nostri compagni, con loro possiamo imparare cose utili e divertenti, passare momenti indimenticabili. Da millenni sono gli amici dell’uomo e proprio per questo dobbiamo loro riconoscenza e rispetto. Per farlo è necessario conoscere le loro abitudini, il loro comportamento, il modo di sentire e comunicare. In questo libretto si troveranno alcuni indicazioni utili per imparare a capire meglio i nostri amici animali. Età di lettura: da 6 anni.
I cani del nulla. Una storia vera
Vivono in due con Gina la Bastarda, l’Angelo peloso, cagnetta maniaca capace di ogni eccesso e di ogni paura, e due uccellini malconci, Totò e Peppina…
Vivono in due con Gina la Bastarda, l’Angelo peloso, cagnetta maniaca capace di ogni eccesso e di ogni paura, e due uccellini malconci, Totò e Peppina… un giorno, lui scopre che nell’angolo di una grotta un sapiens sapiens di trentamila anni fa ha ritratto una figura straordinariamente somigliante a Gina… E che il mondo tende a dividersi in creature come Gina, che si sentono addosso ogni colpa, e sciamani arroganti, rompiscatole padroni del mondo che tutti riveriscono. Romanzo-conversazione, “I cani del nulla” costituisce l’esordio letterario di Emanuele Trevi, filologo, autore di saggi critici, collaboratore del “manifesto”.
I cani in guerra. Da Tutankhamon a Bin Laden
Il cane è stato, attraverso i secoli e fino ai giorni nostri, il più fedele compagno dell’uomo.
Il cane è stato, attraverso i secoli e fino ai giorni nostri, il più fedele compagno dell’uomo. In pace e in guerra, nel bene e nel male ha seguito le vicende umane divenendone parte integrante con straordinaria dedizione e coraggio. Molte le vite umane salvate dai cani, anche a costo del sacrificio più estremo. Questo libro parte dal XVIII secolo a.C, quando gli hiksos invasero l’Egitto portando al loro seguito grandi cani da battaglia e arriva sino a oggi con l’utilizzo di unità cinofile in Afghanistan e Iraq. Un’analisi storica che ha portato a risultati importanti, sfatando luoghi comuni che circolano anche tra gli esperti cinofili.
Il bambino che parlava con i cani
Romocka è seduto sul letto e fissa la porta dell’appartamento con la speranza di vedere comparire qualcuno.
Romocka è seduto sul letto e fissa la porta dell’appartamento con la speranza di vedere comparire qualcuno. Ha solo quattro anni e sua madre è sparita da una settimana, lasciandolo solo in quella casa lurida e vuota alla periferia di Mosca. Non c’è anima viva in tutto il palazzo, il freddo è pungente e la luce che filtra dalle finestre traccia spietatamente i contorni di quella desolazione. Dopo aver resistito tre giorni mangiando quel poco che trova, Romocka decide di uscire per strada, ancora in testa gli ammonimenti della mamma: non parlare con gli sconosciuti, non accettare cibo, non toccare i cani che portano malattie. Ma ora, lo sa bene, si tratta di sopravvivere. Così, quando vede una cagna sul marciapiede di fronte, non esita a seguirla. I cani, si dice, sono caldi. Da quel momento viene accolto all’interno di un piccolo branco di randagi, e la loro tana diventa la sua casa. A poco a poco, da cucciolo spaurito e indifeso, diventa uno di loro: si nutre del latte della cagna, impara a cacciare, affina l’olfatto. Lasciandosi alle spalle la vita precedente, conosce un’esistenza scandita dai bisogni primari ma in cui scopre l’amore e l’amicizia nelle loro forme più pure. Finché il mondo degli uomini spesso più violento e brutale di quello animale – non tornerà a reclamarlo, costringendolo a scelte dolorose. Una storia dura e commovente che fa riflettere sulla condizione umana. Svelando che, a volte, è nella natura più selvaggia che si ritrovano i sentimenti più autentici.