Diritti animali e etica cristiana

“Nel vano tentativo di trovare nella Bibbia un pur minimo appiglio a favore degli animali, l’autore ha dovuto prendere atto che il cristianesimo segnatamente alle descrizioni contenute nell’Antico Tes

“Nel vano tentativo di trovare nella Bibbia un pur minimo appiglio a favore degli animali, l’autore ha dovuto prendere atto che il cristianesimo segnatamente alle descrizioni contenute nell’Antico Testamento – non offre, purtroppo, alcun sostegno in difesa della loro vita e, sorprendentemente, neanche in difesa della vita umana. Con riferimento al Nuovo Testamento solo la vita umana ha un senso nell’insegnamento di Gesù, come negli scritti postumi dei suoi presunti successori: dagli apostoli agli odierni teologi del cristianesimo. Posto di fronte a tale insospettato riscontro, l’autore è passato dall’iniziale propensione ad un favorevole approccio con la Bibbia ad una indagine incisiva del testo, sorretto dall’incrollabile convinzione che la vita deve essere difesa ad ogni costo. Così, la vasta ricerca effettuata studiando dapprima la Bibbia e successivamente leggendo varie opere di illustri filosofi , storici e teologi -, ha via via suffragato il suo pensiero che il cristianesimo, creato per il vantaggio dell’uomo, non è assolutamente identificabile con l’etica del rispetto per la vita. Di là dalle considerazioni personali espresse nel testo, lo si colga nella immane fatica sostenuta dall’autore di proporre al lettore un compendio di pensieri di numerosi illustri studiosi su temi spinosi e scottanti, come ‘i diritti animali’ e ‘l’etica cristiana’”.

L’Amore secondo Nula

Nula, vispa Jack Russell Terrier dal prestigioso pedigree, è reduce da un incontro con un cane altrettanto blasonato.

Nula, vispa Jack Russell Terrier dal prestigioso pedigree, è reduce da un incontro con un cane altrettanto blasonato. L’appuntamento amoroso è stato organizzato dai suoi padroni, i benestanti coniugi Ghedini, i quali non vedono l’ora che nascano i preziosi cuccioli. Sennonché, al momento buono vengono alla luce tre cagnolini belli e sani, sì… ma non di razza. E, poco dopo, i tre piccoli scompaiono. Nula e Lula, la bella figlia sedicenne dei Ghedini, non si rassegnano: partiranno alla loro ricerca, in un’avventura che le porterà a scontrarsi con l’indifferenza di molti e la malvagità di alcuni, in una Milano raccontata, per una volta, dal punto di vista degli animali. L’amore secondo Nula narra con gli occhi di un’adorabile quattrozampe le molte facce dell’amore umano – i primi approcci fra adolescenti, l’amore coniugale, il tradimento, l’amore mercenario… e persino la fecondazione assistita aiutandoci a capire i nostri difetti e le nostre virtù, con l’indispensabile filtro della filosofia canina, che forse insegnerà alla padroncina Lula il vero significato della parola amore.

L’abbaio, il suono di un linguaggio

CHE COSA È L’ABBAIO?
È un motivo di lamentela da parte dei vicini?
È un segno di aggressività?
Un modo di mostrare dominanza?
Abbaia per irritarmi?
È un cattivo comportamento?

I versi che poss

CHE COSA È L’ABBAIO?
È un motivo di lamentela da parte dei vicini?
È un segno di aggressività?
Un modo di mostrare dominanza?
Abbaia per irritarmi?
È un cattivo comportamento?

I versi che possono produrre i cani – abbaiare, uggiolare, ringhiare, ululare e molti altri suoni – sono tutti elementi del linguaggio della specie e hanno l’obiettivo di comunicare qualcosa al mondo che li circonda ed esprimere i propri sentimenti in quel momento.
L’abbaio è un modo naturale di esprimersi, una parte del linguaggio del cane. Nessuno si sognerebbe mai di addestrare o di punire un gatto perché cessi il suo miagolio o un cavallo perché non nitrisca. Tuttavia molti ritengono che i cani non debbano abbaiare o ringhiare.
Dobbiamo innanzitutto capire e accettare che anche i cani hanno un linguaggio e che una parte di tale linguaggio è fatto da suoni.

La mente che scodinzola. Storie di animali e cervelli

Ci sono due idee sulle menti e i cervelli che diamo per assodate.

Ci sono due idee sulle menti e i cervelli che diamo per assodate. La prima prende origine dalla concezione secondo cui esisterebbe una sorta di scala ascendente delle creature viventi, che vede collocate sui gradini più bassi le creature meno complesse e meno evolute e agli apici quelle più complesse ed evolute. Tale gerarchia si applicherebbe a tutte le strutture dell’organismo, cervello incluso. Vi sarebbe perciò anche una scala ascendente e progressiva delle funzioni mentali, con la sommità occupata dalla nostra specie. La seconda è l’idea che i cervelli servano a darci una rappresentazione veridica della realtà. Le due idee hanno in comune vari aspetti, tra cui quello, ritiene l’autore, di essere entrambe sbagliate. I biologi sanno che per gli organismi viventi non ha alcun significato parlare di specie più o meno evolute. Tutte le specie viventi sono egualmente evolute. La complessità della vita mentale è associata tradizionalmente al fatto che gli esseri umani avrebbero una migliore, più completa rappresentazione della realtà. Non c’è dubbio che il confronto tra le diverse specie riveli capacità differenti. Ma gli etologi hanno compiuto grandi progressi nello studio della comunicazione animale quando si sono resi conto della falsità dell’assunto secondo il quale la comunicazione serve a trasmettere informazioni veridiche. In natura la comunicazione animale serve principalmente per ingannare e imbrogliare.

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