Avete mai visto passeggiare per la strada una donna accompagnata da un rottweiler con indosso un bel cappottino rosa?
Avete mai visto passeggiare per la strada una donna accompagnata da un rottweiler con indosso un bel cappottino rosa? Vi è mai capitato di vedere un mastino napoletano esibire un collare tempestato di finti diamanti? Ecco, è di questo che sono capaci le donne quando, anziché prendersi un gatto, decidono di “mettere le mani” su un povero cane. E per salvare i cani, nonché noi stessi, dalle donne e dalle loro assurde manie che noi uomini dovremmo unire le nostre forze e presentarci compatti di fronte alle virago del terzo millennio che vogliono tutto: un lavoro, il successo, dei figli, un marito e magari anche un cane da asservire a loro piacimento. Ma il cane, come è noto, è il migliore amico dell’uomo, non della donna: è il compagno delle nostre solitarie passeggiate notturne, della nostra vecchiaia, quando ci ritroviamo soli e stanchi a rimpiangere il tempo sprecato a cercare di capire le donne; è il compagno di sbronze, che non ci tiene il muso perché siamo finiti a letto senza toglierci le scarpe, è colui che ci sa ascoltare senza interromperci e che custodisce i nostri segreti e mai andrà a spifferarli in giro. Per noi uomini il cane è tutto questo e altro ancora, e non possiamo permettere alle donne di sottrarci questo invidiabile amico e alleato soltanto per il gusto perverso di infilargli un cappottino griffato.
Titolo: Più conosco le donne più amo il mio cane
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