Ogni giorno noi proprietari ci troviamo davanti alla scelta non solo dell’alimentazione migliore, ma anche dello snack più adatto, che a tutti gli effetti fa parte della dieta quotidiana. Spesso, soprattutto quando insorgono piccole problematiche, ci si concentra solo sui pasti principali, dimenticando tutto ciò che offriamo “fuori pasto”: dai bocconi che cadono dalla tavola, alle croste della pizza condivise per abitudine, fino ai premietti usati in addestramento. Senza accorgercene possiamo dare ai nostri cani alimenti ricchi di amidi, lievitati o non adatti a loro, come pane secco o crostini, con la possibilità di alterare il microbiota e appesantire l’organismo. Ecco perché è importante leggere le etichette: anche i prodotti che sembrano semplici biscottini o che promettono pulizia dentale possono nascondere ingredienti poco salutari, soprattutto per i soggetti più delicati.
L’aspetto emotivo dello snack
La scelta dello snack può anche avere un valore emotivo. Se inserito in un momento preciso o in una routine quotidiana, può diventare uno strumento per rafforzare la relazione cane–proprietario e contribuire al benessere emotivo dell’animale.
A cosa serve lo snack che scegliamo?
La scelta può basarsi sulla funzione: premio, spezza-fame, passatempo, pulizia dei denti. Qualunque sia l’uso, lo snack dovrebbe essere quanto più naturale possibile, privo di additivi, appetizzanti o conservanti, meglio ancora se composto da sola carne o pesce essiccato all’aria. Questo perché se immaginiamo il corpo del cane come una botte invisibile che ogni giorno si riempie di scorie metaboliche, in un metabolismo sano viene svuotata regolarmente, ma un eccesso di sostanze sintetiche o tossine può farla traboccare. Pazienza l’ambiente, non possiamo farci molto ma possiamo evitare consapevolmente ingredienti inutili e prodotti troppo elaborati per dare sollievo al corpo, anziché appesantirlo.
Come leggere bene l’etichetta
Per orientarci nella scelta, la lista degli ingredienti è sempre un ottimo punto di partenza: quanto è lunga? Cosa contiene? Ci sono additivi e, se sì, perché? Questo semplice controllo permette già di fare una prima distinzione tra ciò che cerco e ciò che preferirei lasciare a scaffale.
Gli snack, poi, si suddividono principalmente in masticativi e premietti.
Masticativi: il passatempo che fa bene
I masticativi richiedono tempo per essere consumati e sono utilissimi per allenare i muscoli masticatori, accompagnare la dentizione, alleviare lo stress, combattere la noia e offrire un momento condiviso con il proprietario. Possono essere veri antistress naturali. Esistono masticativi vegetali come legno di tè, caffè o radice di Erica, e masticativi animali come strisce di pelle essiccata, carne essiccata, palchi di cervo o latte di yak. Alcune proposte includono anche il pelo dell’animale, offrendo benefici aggiuntivi come la pulizia dei villi intestinali e l’aiuto nell’eliminare parassiti interni.
Premietti: il rinforzo positivo a portata di mano
I premietti invece sono snack rapidi, perfetti come rinforzo positivo. Sono ideali quando il cane obbedisce, evita comportamenti indesiderati o compie esercizi difficili. Le alternative migliori includono carne essiccata in piccoli cubetti, salsiccette naturali, frattaglie e pesciolini essiccati, utili anche come fonte extra di energia per cuccioli e cani sportivi. Per chi non necessita di ulteriori calorie, i bocconcini di polmone rappresentano una soluzione gustosa e molto magra, adatta anche a un uso più frequente.
Ogni quanto dare uno snack?
Una domanda comune riguarda quantità e frequenza. Non esiste una risposta unica, perché ogni cane ha esigenze diverse. Bisogna considerare se tende a ingrassare o dimagrire, come si approccia al masticativo, se si stressa quando non riesce a finirlo, o se durante la settimana si svolgono sessioni di addestramento che richiedono l’uso di più premi. Lo snack va scelto quindi non solo in base alla funzione, ma anche alla taglia, all’età, all’attività fisica e alle abitudini del cane.
Snack e allergie: cosa considerare davvero
E per i cani allergici? Anche qui non è tanto la dicitura “ipoallergenico” a fare la differenza, quanto la capacità di leggere correttamente l’etichetta: pochi ingredienti, chiari e naturali, senza additivi, senza farsi influenzare da ciò che appare in grande sul fronte della confezione.
In conclusione: scegliere in modo consapevole
Ogni cane è unico. Osservarlo mentre mastica, notare cosa gradisce e come reagisce agli ingredienti permette di scegliere in modo consapevole e rispettoso delle sue esigenze. Lo snack giusto diventa così non solo una ricompensa, ma un gesto quotidiano di cura che favorisce benessere, serenità e una relazione più forte.
Articolo curato da NaturaVetal: https://www.naturavetal.it/


